Ristrutturazione della Casa Alpina "Fornetti"

Correva l'anno 1977, e da un paio d'anni era nell'intenzione del Direttivo del C.A.I. di Pinasca di costruire un rifugio o meglio una "Casa Alpina". Due erano le occasioni: un fabbricato rurale situato in località Reissa a Grandubbione, vicino al sentiero che sale al monte Aquila; l'altro in località Fornetti, sempre a Grandubbione, ma vicino al sentiero che porta al Colle del Besso.

Dopo una serie di discussioni critiche si è deciso per il fabbricato in località Fornetti situato in una splendida diramazione della vallata del Rio del Grandubbione ad un'altitudine di 1178 metri. La scelta fu determinata in primo luogo dal prezzo abbastanza conveniente e dalla presenza di un discreto appezzamento di terreno circostante la casa. In secondo luogo vi fu la possibilità di scambi intersezionali con la vicina sezione di Giaveno, che attraverso il colle del Besso poteva raggiungere la casa in poco tempo.

Per rendere la casa nello stato in cui si trova attualmente sono state necessarie molte ore di volontariato da parte dei soci per la completa ristrutturazione del fabbricato. Essendo il luogo privo di una strada carrozzabile, tutto il materiale tra cui cemento, sabbia, mattoni, legno e attrezzatura sono stati portati a spalle da persone volenterose che hanno rinunciato al proprio tempo libero dei weekend per dedicarsi a ciò che era un sogno e che poi è diventato realtà. Solo per le travi portanti e la copertura in lamiera zincata del tetto, si è ricorsi all'aiuto dell'elicottero. All'inizio, uno dei lavori più urgenti era quello di liberare la parte posteriore della casa dal terreno che vi si appoggiava contro rendendo il fabbricato molto umido, quindi si scavò per creare un vuoto che risolvesse questo problema.

Nell'anno 1978 il direttivo si propose come obbiettivo finale di ottenere uno stabile per lo meno agibile effettuando la costruzione del tetto, obbiettivo che venne raggiunto quel medesimo anno con grande soddisfazione di tutti i soci allora iscritti alla sezione.

Uno degli ultimi lavori effettuati invece è stato l'interramento di circa 1 Km. di un tubo in plastica per l'incanalamento di una sorgente situata a monte, in modo che la casa potesse avere una maggiore quantità d'acqua potabile in modo che dalla fontana potesse sgorgare, anche nei periodi più secchi, un rivolo di acqua fresca.

La composizione dei locali
Al pianterreno si trova una grande sala (ex stalla) adibita a locale abitativo e festaiolo; al suo fianco ha sede un piccolo locale che viene utilizzato come ripostiglio degli attrezzi. Salendo le ripide scale esterne si ha accesso al piano superiore in cui si trova il dormitorio con dieci posti letto e una stanza privata. Il riscaldamento dei locali, come tradizione montanara, è effettuato a legna tramite una stufa gentilmente donataci da un nostro socio. Per la luce notturna si è abbandonata la tradizione montana del lumino a petrolio per un più moderno e sofisticato impianto a gas.

Le feste "selvagge", il Cinghiale Party

Per la maggior parte dell'anno la Casa Alpina Fornetti è disabitata. Se passate di lì in una fredda giornata di Gennaio probabilmente sarete le uniche persone nella valle, al massimo potrete avvertire la presenza di qualche spirito buono dei boschi. Ma ci sono alcune sere all'anno in cui la valle si anima, si popola di esseri che, incuranti del freddo, salgono a pomeriggio inoltrato alla casa alpina per trascorrere una serata in compagnia di altri come loro. Non sono persone burbere e schive come potrebbe sembrare a prima vista, ma solo gente che ha voglia di passare una serata diversa dalle solite in allegra compagnia e, perché no, anche bevendo un bicchiere di buon vino.

Si raccontano molte storie divertenti su queste cene, ma forse la più buffa è questa: una sera di venti e più anni fa, quando i Fornetti erano ancora da ristrutturare, un gruppo di giovani amici stava trascorrendo la notte all'interno della cucina. In un silenzio, rotto solamente dal rumore dell'acqua della fontana, all'improvviso eccheggiò per la stanza un grugnito proveniente da dietro la porta che sveglio tutti. Non sapendo cosa fosse, i ragazzi pensarono subito ad un cinghiale e non osarono più uscire dal loro rifugio sicuro fino all'indomani mattina.
Nessuno sa cosa fosse quella notte, ma è da qui che è nato il nome di "Cinghiale Party".

Siti di arrampicata limitrofi

Sito
Vie presenti
Difficoltà
Accesso

La Capitula

1. Ripetuti colpi pelvici
2. Buch di erica

V+/VI


V+/VI

Dalla casa salire in direzione di una grande roccia posta sul pendio al di sopra della casa.

Hard Games

1. Babyland (monotiro)

2. Road Rash (monotiro)

3. Freelance (monotiro)

4. Iridium (monotiro)

5. Yo-Yo (monotiro)

6. Camelot (monotiro)

7. Silhouette (monotiro)

IV


V


V+/VI


V+


IV/V-


VI



V+

Dalla casa salire per il sentiero per un centinaio di metri. Deviare a destra verso il torrente e successivamente seguire i segni rossi sulle pietre o le fettucce appese agli alberi.

Pilastro di roccia

1. Vento di Phone

IV+/V

Dalla casa salire in direzione colle del Besso fino ad un grande masso. Lasciare il sentiero e risalire una pietraia che porta all'attacco della via.

Per accedere alla casa alpina, si segue la carrozzabile Pinasca-Grandubbione, raggiunta la borgata Traversi, appena fuori dell'abitato, si lascia la macchina per proseguire a piedi. Dopo aver guadato il rio ci si incammina per il sentiero e dopo circa venti minuti si arriva a destinazione.

Tutti i soci regolarmente iscritti al C.A.I. sezione di Pinasca possono usufruire della casa mediante preventiva richiesta delle chiavi al direttivo. Ogni responsabilità è in mano al socio a cui sono state affidate le chiavi.