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Quest’anno andremo alla scoperta degli angoli nascosti della Liguria nell’entroterra di Portofino in compagnia degli amici del CAI di Varazze. Partiremo da San Rocco (221 m) per salire al monte di Portofino (600 m), quindi scenderemo vero il porto sottostante ed andremo a fare il bagno nella baia di Paraggi. L’escursione si concluderà a Santa Margherita dove il pullman ci aspetterà. Sarà un’escursione adatta a tutti con poco dislivello in salita (circa 400 m) e con uno sviluppo di circa 10 km. Il tempo totale per percorrere l’itinerario si aggira attorno alle 4 ore.

Dislivello: 400 m
Materiale: scarponcini, zaino ed abbigliamento adeguato alla stagione ed alla quota (non dimenticate il costume da bagno)
Difficoltà: E (Escursionisti)
Zona: Liguria

Referenti: Michele Ferrero, Marco Brocca

 

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Il primo giorno partiremo da Gressoney con la funivia in direzione di punta Indren (3.275 m). Dall’arrivo aggireremo la barra rocciosa posta al di sotto del rifugio Mantova e proseguiremo fino alla Capanna Gnifetti (3.647 m) dove pernotteremo. Il secondo giorno procederemo lungo il ghiacciaio del Lys, lungo il percorso che passa accanto alla Piramid Vincent, il Balmenhorn (Cristo delle vette), il Corno Nero, il Ludwigshohe e il Lyskamm fino a raggiungere il Colle del Lys a 4.250 m. Da questo punto è ben visibile la sagoma della Capanna Margherita, che raggiungeremo dopo essere passati sotto le pendici della Punta Parrot e transitati dal colle Gnifetti. Ci sarà la possibilità per i più allenati di salire anche la punta Zumstein (4.563 m). La discesa avverrà lungo l'itinerario di salita e, se le condizioni dell’innevamento lo consentiranno, sarà possibile scendere fino a Stafal (1.830 m) con gli sci ai piedi, compiendo cosi una strepitosa sciata di oltre 2500 metri di dislivello.

Dati i posti limitati è richiesta la prenotazione entro le due settimane antecedenti all'uscita. È richiesto un buon allenamento necessario per affrontare l'itinerario in quota nella massima sicurezza.

Dislivello: 1.284 m (1 giorno: 372 m - 2 giorno: 912 m)
Materiale: attrezzatura da scialpinismo completa (ARTVA, pala, sonda), dotazione da ghiacciaio (imbrago, moschettoni, corda, cordino da ghiacciaio, casco, chiodi da ghiaccio), frontale, abbigliamento tecnico adeguato alla stagione ed alla quota.
Difficoltà: BSA (Buoni sciatori alpinisti)
Zona: Val d’Aosta

Referenti: Michele Ferrero, Davide Reinaud

 

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Piacevole escursione in ambiente innevato, da cui potremo godere di un ottimo panorama sulla Val Chisone e poi anche sulla Val Susa. Partiremo dalla borgata di Allevè, sopra Pragelato, proseguiremo a sinistra verso la borgata Rif e il colle di Costa Piana. Giunti in prossimità del Rio Pomerol, tramite ampi pendii raggiungeremo la cresta che ci porterà sulla cima.

Dislivello: 750 m
Materiale: ciaspole, ARTVA, pala, sonda, abbigliamento adeguato alla quota ed alla stagione
Difficoltà: EAI-PD (Escursionismo ambiente innevato – Poco difficile)
Zona: Val Chisone

Referenti: Silvano Damiano

 

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Partendo dal colle Cro questo itinerario, fatto di continui saliscendi, raggiunge prima la vetta del monte Freidour, poi sempre proseguendo sul crinale divisorio tra le valli della Chisola e del Noce, la vetta del monte Tre Denti. Proseguendo per cresta, superati i colli Aragno, si può salire in vetta al monte Tre Denti (1.342 m) e si raggiunge prima la Madonnina poi la cappella posta sulla cima orientale. Scesi al colle della Bessa un lungo traverso conduce alla Roccia Castellar da dove si ritorna al colle Cro transitando per il rifugio Melano – Casa Canada e per il colle Ciardonet.

Dislivello: 650 m
Materiale: scarponcini, zaino ed abbigliamento adeguato alla stagione ed alla quota
Difficoltà: E (Escursionisti)
Zona: Val Noce

Referenti: Mirko Polliotto, Debora Galliano

 

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Partendo da Grand  Puy si imbocca una stradina che sale in mezzo alle case con alcune svolte si attraversano alcuni prati fino a raggiunge un pianoro, dove si incrocia una pista forestale proveniente da sinistra. Si prosegue in direzione di un ampio canalone, si sale in direzione del colle, senza percorso obbligato a seconda delle tracce della qualità e quantità della neve. La discesa si svolge per facili pendii, quindi nella conca e seguendo il marcato valloncello. Verso quota 2150 metri si esce dal canale e si piega a sinistra, si incontrano le tracce di una mulattiera e si giunge all’alpe Giarasson. Ora non resta che seguire la pista di servizio dell’alpeggio che attraversa il bosco di larici fino a incrociare un’altra pista ormai in vista del Gran Puy. Seguendo la mulattiera finché si raggiunge la macchina.

Dislivello: 750 m
Materiale: sci, ARTVA, pala, sonda, pila frontale, abbigliamento adeguato alla quota ed alla stagione
Difficoltà: MS (Medi sciatori)
Zona: Val Chisone

Referenti: Donatello Ghigo, Davide Reinaud

 

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