Forse l'unica ferrata "storica" delle Alpi Cozie meridionali, è stata costruita dai militari tra le due guerre mondiali. Caratteristici la lunga scala finale, i due ricoveri che si incontrano lungo la salita e le olive di legno inserite nei cavi d'epoca per facilitare la progressione. Sebbene siano spesso presenti cavi moderni per l'autoassicurazione, la salita è più agevole e sicura se percorsa in conserva, assicurandosi alle code di porco posizionate lungo il percorso.

Dislivello: 1.250 m
Materiale: casco, imbrago, guanti, scarponi e abbigliamento adeguato alla stagione e alla quota, corda da 30/40 metri, qualche rinvio (in alternativa, set da ferrata omologato). Abbigliamento adeguato alla quota ed alla stagione.
Difficoltà: AD (abbastanza difficile)
Zona: Val Maira

Referenti: Ilario Pons, Aline Pons

 

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