Scala delle Difficoltà

Escursionismo

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri senza tratti esposti, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 metri di quota e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. La durata massima del percorso è in genere di circa 3 ore. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e preparazione fisica alla camminata.

E = Escursionistico

Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbracatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Gli itinerari possono spingersi oltre i 2000 metri di quota e richiedere più di 3 ore di cammino.

EE = Escursionistico per Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perchè il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbracatura, cordini...). Gli itinerari si spingono normalmente oltre i 2000 metri di quota e richiedono più di 3 ore di cammino.

EEA = Escursionistico per Esperti con Attrezzature

Per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, dotati di corde fisse, catene, pioli o scale, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione, si utilizza la sigla: EEA. A volte, sono considerati come itinerari EEA anche quelli che, pur comportando sovente un impegno fisico paragonabile a quello richiesto dagli itinerari classificati ai più bassi livelli delle difficoltà alpinistiche, si distinguono per la mancanza di attrezzature e segnalazioni sul terreno e quindi necessitano di una maggiore esperienza alpinistica. Gli itinerari si spingono normalmente oltre i 2000 metri di quota e richiedono più di 3 ore di cammino



Alpinismo

I percorsi alpinistici, in quanto tali, si snodano prevalentemente fuori sentiero; quindi richiedono buon allenamento ed esperienza di montagna oltre all'uso continuato dell'attrezzatura tecnica. Qualsiasi difficoltà alpinistica è da considerare superiore a quelle escursionistiche.

F = Facile

E' la forma più semplice dell'arrampicata, bisogna già scegliere l'appoggio per i piedi; le mani utilizzano frequentemente gli appigli per mantenere l'equilibrio. Non è adatto a chi soffre di vertigini.

PD = Poco Difficile

Qui inizia l'arrampicata vera e propria, che richiede lo spostamento di un arto per volta e una corretta impostazione dei movimenti. Appigli e appoggi sono ancora numerosi.

AD = Abbastanza Difficile

La struttura rocciosa, già più ripida o addirittura verticale, offre appigli e appoggi più rari e può già richiedere l'uso della forza. Di solito i passaggi non si risolvono ancora in maniera obbligata.

D = Difficile

Appigli e appoggi divengono ancora più rari e/o esigui. Richiede una buona tecnica di arrampicata applicata alle varie strutture rocciose (camini, fessure, spigoli ecc.), come pure un certo grado di allenamento specifico.

TD = Molto Difficile

Appigli e appoggi sono decisamente rari ed esigui. L'arrampicata diviene delicata (placche ecc.) o faticosa (per l'opposizione o incastro in fessure e camini). Richiede normalmente l'esame preventivo del passaggio.

ED = Estremamante Difficile

Appigli e/o appoggi sono esigui e disposti in modo da richiedere una combinazione particolare di movimenti ben studiati. La struttura rocciosa può costringere a un'arrampicata delicatissima, oppure decisamente faticosa dov'è strapiombante. Necessita un allenamento speciale e forza notevole nelle braccia e nelle mani.

EX = Eccezionalmente Difficile

Sono presenti appigli e/o appoggi minimi e molto distanziati. Richiede un allenamento sofisticato con particolare sviluppo della forza delle dita, delle doti di equilibrio e delle tecniche di aderenza.



Sci Alpinismo

MS = Medi Sciatori

Itinerario per sciatore medio, sicuro, pendenza moderata fino a 30°. Terreno liscio o superficie ondulata, neve molle. Pendii aperti, brevi tratti ripidi, conversioni in salita. Pochi passaggi obbligati e percorribili anche a piedi. Poca esposizione e dolci scivolate in caso di caduta che non causano fenomeni di rilievo.

BS = Buoni Sciatori

Itinerario per buon sciatore, in grado di fermarsi in brevi spazi e nel punto voluto, su pendii fino a 30°/40°; pochi tratti i senza possibilità di aggiramento; occorrono buone capacità di reazione per evitare gli ostacoli anche in condizioni di neve difficili. Pochi ma ripidi passaggi obbligati in discesa, è necessario frenare e curvare. Pendii con lunghi tratti in scivolata in caso di caduta, la forma del terreno e la sua superficie limitano la caduta.

OS = Ottimi Sciatori

Itinerario per ottimo sciatore, che ha un'ottima padronanza degli sci anche su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati. Pendii superiori a 40° e fino a 45°senza possibilità di aggiramento e interrotti talvolta da fasce rocciose. Buona tecnica delle conversioni: i molti ostacoli necessitano di una eccellente tecnica. Passaggi obbligati in discesa via via ripidi e continui; tecnica del corto raggio necessaria. In caso di caduta lunghe scivolate talvolta tra rocce, blocchi di roccia isolati o alberi. Con neve dura una caduta può essere letale.

ES = Sciatori Esperti

Pendii superiori a 45° molto ripidi solcati da numerose fasce rocciose. Coluoir e pareti da affrontare con perfetta tecnica. Continuo susseguirsi di passaggi ripidi in discesa; uso delle corde doppie in certi tratti. Esposizione estrema, nessuna chance in caso di caduta.

L'aggiunta della lettera "A" indica presenza di caratteristiche alpinistiche. In questo caso è necessaria l'attrezzatura adeguata (es: piccozza, corda e ramponi…).



Vie Ferrate

Con la diffusione (anche molto criticata) di questo tipo di percorsi, si sta consolidando una scala di cinque gradi. Il testo riportato è una integrazione di diverse fonti semi-ufficiali CAI.

F = Facile

Ferrata poco esposta, poco impegnativa con lunghi tratti su sentiero. Tracciato molto protetto, ben segnato, poco esposto e dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza.

PD = Poco Difficile

Ferrata anche lunga ed esposta, ma poco di forza e sempre facilitata dagli infissi posti su di essa. Tracciato più articolato, con canali e camini, con passaggi verticali e a tratti esposto; normalmente attrezzato con cavo o catena, con pioli e/o scale metalliche fisse.

D = Difficile

Ferrata che supera qualche breve strapiombo, con passaggi atletici, vuoto continuo. Il pericolo (caduta di pietre o altro) viene specificato ogni volta e non aumenta la valutazione della difficoltà, ma del rischio oggettivo. Tracciato continuamente verticale, molto articolato e con tratti di esposizione. Attrezzato con funi e/o catene, vari infissi metallici che richiedono un certo impegno fisico anche con l'aiuto di pioli d'appoggio.

TD = Molto Difficile

Ferrata con passaggi molto acrobatici, tecnici, che richiede forza nelle braccia ed assoluta mancanza di vertigini. Tracciato su rocce molto ripide ed estremamente articolate, ma senza validi appoggi che richiede anche il superamento di tratti strapiombanti. Attrezzato con funi metalliche e/o catene, solo occasionalmente con gradini artificiali che richiedono in ogni caso notevole forza fisica.

ED = Estremamente Difficile

A volte riferito ad un solo passaggio volutamente creato ad arte per impegnare sopra ogni immaginazione il frequentatore. In questo caso vi è un segnale di pericolo prima di intraprendere il passaggio e comunque vi è sempre la possibilità di un passaggio alternativo. Tracciato verticale e strapiombante, attrezzato prevalentemente con sola corda fissa e/o catena; gli appoggi esistenti sono esclusivamente naturali ed i pioli fissati sono pochissimi. E' necessaria molta forza fisica soprattutto nelle braccia e possesso di tecnica di arrampicata: in sua assenza la scalata risulterà eccezionalmente difficile.



Arrampicata

La valutazione dei passaggi su roccia viene espressa con numeri romani. Per tale valutazione viene usata la scala Welzenbach, introdotta nel 1925, adattata e aperta verso l'alto dall'UIAA per tener conto dell'evoluzione tecnica dell'arrampicata.
Le difficoltà valutate in arrampicata libera si intendono superate senza utilizzare i mezzi di assicurazione intermedi, qualunque essi siano, per la progressione. La valutazione dei passaggi degli itinerari viene espressa con i valori gradi, rappresentati da numeri romani (nella scala UIAA) o da numeri arabi (nella scala Francese, adottata più recentemente in particolare per l'arrampicata in falesia o pareti attrezzate a spit, così come la statunitense). Ogni grado può avere una ulteriore suddivisione di inferiore ( - ) o superiore ( + ).
Scala UIAA: fonte CAI
Scala francese: fonti diverse
USA: da arcowall.com

[Primo Grado]
UIAA I
FR 1
USA 5.2

È la forma più semplice di arrampicata, bisogna già scegliere l'appoggio per i piedi; le mani utilizzano frequentemente gli appigli per mantenere l'equilibrio. Non è adatto per chi soffre di vertigini.

[Secondo Grado]
UIAA II
FR 2
USA 5.3

Qui inizia l'arrampicata vera e propria, che richiede lo spostamento di un arto per volta e una corretta impostazione dei movimenti. Appigli e appoggi sono ancora abbondanti.

[Terzo Grado]
UIAA III, III+
FR 3, 3
USA 5.3/5.4, 5.4

La struttura rocciosa, già più ripida o addirittura verticale, offre appigli e appoggi più rari e può richiedere l'uso della forza. Di solito i passaggi non si risolvono ancora in maniera obbligata.

[Quarto Grado]
UIAA IV-, IV, IV+
FR 4, 4a, 4b
USA 5.4/5.5, 5.5, 5.5/5.6

Appigli e appoggi divengono ancora più rari e/o esigui. Richiede una buona tecnica di arrampicata applicata alle varie strutture rocciose (camini, fessure, spigoli, ecc.), come pure un certo grado di allenamento specifico.

[Quinto Grado]
UIAA V-, V, V+
FR 4c, 5a, 5b/5c
USA 5.6, 5.6/5.7, 5.7

Appigli e appoggi sono decisamente rari e esigui. L'arrampicata diviene delicata (placche, ecc.) o faticosa (per l'opposizione o incastro in fessure e camini). Richiede normalmente l'esame preventivo del passaggio.

[Sesto Grado]
UIAA VI-, VI, VI+
FR 5b/5c, 5c/6a, 6a
USA 5.7/5.8, 5.9, 5.9/5.10a

Appigli e/o appoggi sono esigui e disposti in modo da richiedere una combinazione particolare di movimenti ben studiati. La struttura rocciosa può costringere a un'arrampicata delicatissima, oppure decisamente faticosa dov'è strapiombante. Necessita un allenamento speciale e forza notevole nelle braccia e nelle mani.

[Settimo Grado]
UIAA VII-, VII, VII+
FR 6a/6b, 6b/6c, 6c
USA 5.10b/5.10c, 5.10d, 5.11a/5.11b

Sono presenti appigli e/o appoggi minimi e molto distanziati. Richiede un allenamento sofisticato con particolare sviluppo della forza delle dita, delle doti di equilibrio e delle tecniche di aderenza.

[Ottavo Grado]
UIAA VIII-, VIII, VIII+
FR 6c+/7a, 7a/7a+, 7b
USA 5.11c, 5.11d, 5.12a/5.12b

[Nono Grado]
UIAA IX-, IX, IX+
FR 7b/7b+, 7c/7c+, 8a
USA 5.12c/5.12d, 5.12d/5.13a, 5.13b

[Decimo Grado]
UIAA X-, X, X+
FR 8a+, 8b/8b+, 8b+/8c
USA 5.13c/5.13d, 5.13d/5.14a, 5.14a/5.14b

[Undicesimo Grado]
UIAA XI-, XI
FR 8c+, 9a
USA 5.14c, 5.14d



Arrampicata Artificiale

Le difficoltà valutate in arrampicata artificiale si intendono superate con l'uso di mezzi artificiali (chiodi, cunei, dadi, friends, cordini, staffe, ecc.) utilizzati per la progressione. Viene altresì considerato arrampicata artificiale l'utilizzo di un mezzo artificiale non per la progressione in senso stretto ma anche solo per la sistemazione della protezione successiva.

A0

È la forma più semplice di arrampicata artificiale. I passaggi sono prevalentemente in arrampicata libera ma chiodi o altre assicurazioni intermedie (cunei, dadi a incastro, cordini attorno a clessidre o spuntoni, ecc.), vengono utilizzati come appiglio o appoggio; le staffe invece non sono necessarie.

A1

Chiodi o altri mezzi artificiali si posano con relativa facilità. Il passaggio richiede poca forza. È sufficiente l'uso di una staffa per ogni membro della cordata.

A2

Si hanno maggiori difficoltà nella posa dei mezzi artificiali (roccia compatta, fessure cieche, roccia friabile, ecc.). Il passaggio è faticoso; si svolge spesso su placche verticali lisce o leggeri strapiombi.

A3

Alle maggiori difficoltà presentate dalla roccia per la posa dei mezzi artificiali si aggiunge lo sforzo dovuto a posizioni scomode e precarie (strapiombi molto pronunciati, tetti, ecc.).

A4, A5

Sono caratterizzati in maniera crescente dalla precarietà dei mezzi artificiali, che in genere non sono più sufficienti a garantire anche una buona assicurazione. La progressione diviene pure estremamente delicata.



Mountain Bike

Definizione delle sigle per la descrizione della difficoltà tecnica il criterio per individuare una sigla è il tipo di fondo prevalente, secondo la seguente didascalia.

TC = Turistico

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile.

MC = Medio Ciclista

Per cicloescursionisti di media capacità tecnica, percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole.

BC = Buoni Ciclisti

Per cicloescursionisti di buone capacità tecniche, percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici).

OC = Ottimi Ciclisti

Per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche, come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

EC = Ciclisti Esperti

Massimo livello per il cicloescursionista... estremo! ma possibilmente da evitare in gite sociali) percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico.

Alle sigle può essere aggiunto il segno + se sono presenti tratti significativi con pendenze sostenute, oppure la lettera "A" che indica presenza di caratteristiche alpinistiche
Per "sconnesso" si intende un fondo non compatto e cosparso di detriti; si considera "irregolare" un terreno non scorrevole segnato da solchi, gradini e/o avvallamenti.